FONDAZIONE
GUIDA ALLA CULTURA

La Fondazione “Guida alla cultura” è un organismo no-profit nato per favorire sul territorio campano la solidarietà sociale e svolge la propria attività per la promozione della cultura e delle arti.

I NOSTRI VALORI

Intellettuali e scrittori, docenti e cittadini uniti nell’amore per la cultura.

Legalità

Siamo sensibili e attenti alle innumerevoli esigenze dettate dalla sofferenza e dal disagio presenti nella nostra comunità, impegnandoci a perseguire i principi etici comunemente accettati nella conduzione degli affari: imparzialità, correttezza, trasparenza e lealtà.

Cultura

Da sempre convinti di quanto sia fondamentale privilegiare i temi della solidarietà e dell’attenzione al territorio e alla propria comunità, lavoriamo alla costruzione e all’offerta di stimoli per la crescita culturale e sociale con la costante attenzione alla Persona.

Etica

Crediamo in una società sana e solidale e siamo entusiasti di viverla come tale, poiché nell’impegno contro il disagio, la povertà e l’ignoranza, sono importanti anche i “piccoli” gesti che ognuno di noi può realizzare nel quotidiano.

Integrazione

Rifuggire ogni discriminazione relativa all’età, al sesso, allo stato di salute, all’etnia, alla nazionalità, alle credenze politiche, etiche, religiose e all’orientamento sessuale.

Solidarietà

Siamo impegnati a non restare indifferenti dimostrandoci sensibili e attenti verso le innumerevoli esigenze dettate dalla sofferenza e dal disagio presenti nella nostra comunità. Attraverso i progetti di volta in volta pensati e realizzati creiamo, un percorso che analizza le performance ambientali e sociali con una particolare attenzione alla sostenibilità dei risultati ottenuti per portare un sorriso in molte Persone sul territorio.

DONAZIONI EFFETTUATE

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Biblioteche delle Case Circondariali italiane

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aree terremotate di Amatrice

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Biblioteca dell’Istituto Lucrezio Caro di Napoli;

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Fondazione Amici di Maria del quartiere Ponticelli

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Biblioteca popolare “Borgo di Capodimonte”

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Biblioteca del Liceo Sannazaro

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Associazione Ariete Onlus

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Biblioteca comunale di Scafati

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Biblioteca FICVI

Il tuo supporto è fondamentale!

Gentilissimo Amico della Fondazione Guida alla Cultura,

la nostra Fondazione non si è fermata, non ha sospeso le sue attività anche se non è ancora possibile ospitarne dal vivo e in presenza, auspichiamo vivamente che l’emergenza sanitaria possa durare ancora poco. 

Abbiamo fortemente voluto, e ci siamo impegnati nella speranza di poter essere vicino a tutti Voi con l’auspicio di poterci ritrovare quanto più presto possibile alla normalità.

I NOSTRI PROGETTI

EVENTI & PRESENTAZIONI

“Grazie Ameri, a Te Valenti…” e “60 d.D. – Dopo Diego” sono i due ultimi libri del noto giornalista già della Rai Salvatore Biazzo, il quale ha voluto celebrare il Cinquantenario della nascita di 90° Minuto, partendo nella narrazione delle voci dei protagonisti di Tutto il Calcio Minuto per Minuto, e poi trascrivere le emozioni che ha suscitato la scomparsa prematura del più grande calciatore di tutti i tempi.
Le trasmissioni cult della Rai e la figura di Diego Armando Maradona hanno avuto effetti molto significativi. Effetti che, in occasione del Cinquantenario di Novantesimo e della morte di Diego, sono riemersi suscitando l’attenzione e la riflessione di giornalisti, scrittori, psicologi, sociologi, economisti, opinionisti, tifosi e gente comune.
Salvatore Biazzo ha deciso di sintetizzare i due libri in un format suggestivo, perché fondato su sonori e immagini, alcune delle quali inedite, e su aneddoti particolari quasi del tutto sconosciuti.
La presidenza del Circolo Nautico Posillipo con grande piacere e soddisfazione ha accolto l’idea della presentazione di questa inedita forma di ‘book – show’, che peraltro prevede gli interventi di Francesco De Luca, editorialista e capo dello sport de Il Mattino, e del noto campione Franco Porzio.
I soci sono invitati ad intervenire. La presidenza del Circolo sottolinea il valore dell’iniziativa, la quale ben si inquadra nelle attività sportive e culturali del Circolo.

PROGRAMMA
Saluti del Presidente del Circolo Nautico Posillipo Enzo Semeraro
- IL MITO – Francesco De Luca introduce e coordina
- IL MITO – Nell’immaginario Franco Porzio
- Francesco De Luca riflessioni e presentazione di
- Salvatore Biazzo da Carosio a Maradona
- Conclusioni Francesco De Luca

L’INGRESSO È REGOLATO SECONDO LE DISPOSIZIONI VIGENTI ANTI – COVID

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Il grande elefante è quello che un linguaggio un po’ datato definirebbe un kolossal: epopea umana, fedeltà storica, picchi drammatici e momenti di pura poesia. Seydou Bamba è cresciuto in Costa d’Avorio con il suo amico Cheik e la bellissima fidanzata Akissi. I due amici vivono in simbiosi, con se stessi, con gli animali, con i miti della loro terra. Quando Awa, la donna di Cheik, viene molestata e questi scompare dopo aver cercato vendetta, la giovinezza di Seydou finisce per sempre, e inizia la ricerca dell’amico, in lungo e in largo per la Costa d’Avorio. Le vicende seguenti lo porteranno a scappar via dall’Africa. Attraversando gli stati in rovina, le tribù ultime custodi di un’umanità ormai scomparsa, la violenza e la miseria, insieme all’anonima schiera di apolidi che marciano verso l’Europa, Seydou morirà a poco a poco, per rinascere in Italia con un nuovo nome, Tembo, che significa “elefante”. A Palermo Tembo inizia a comprendere la sua condizione, lo status suo e di tutti coloro che come lui hanno affrontato la morte nel deserto prima e nel mare poi. Sono tutti schiapòli: schiavi e apolidi insieme. Il linguaggio vicino alla parabola evangelica, all’oralità teatrale, gli inserti poetici, la maestria delle descrizioni, rendono l’opera il tassello di una nuova letteratura.

Mauro Francolini è nato ad Empoli (FI) nel 1957 e dall’età di 10 anni vive a Salerno. La sua scrittura nasce come sperimentazione poetica, con la quale non ha mai smesso di confrontarsi. Ha lavorato per più di venti anni nell’Ostello di Salerno dove venivano ospitati senza preclusione, classificazione, selezione: turisti, immigrati, italiani indigenti, fortificando in lui la tolleranza, la conoscenza e un inedito punto di vista delle differenti culture. È stato fondatore e autore per 15 anni della Compagnia Teatro/Finzione/Realtà portando i suoi testi e la Compagnia stessa nei diversi palcoscenici della strada, dei centri sociali e sanitari, delle carceri. Ha teorizzato il Corpo Comune, gruppo d’arte-vita nato nel 2009. La scrittura autobiografica contaminata con il teatro ha significato, ne Il Grande Elefante, sperimentare una nuova metodologia che si può definire una scrittura orale e non letteraria, il ritmo cambia lì dove cambia la situazione, l’uso verbale si trasforma, non per esigenza strutturale ma come una necessità cinematografica, lo zoom si avvicina o si allontana dal protagonista e quindi la descrizione o il dialogo non può essere più lo stesso.

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